Libia: ognuno per sé e Dio per tutti
luglio 2016
Solo un pazzo avrebbe potuto pensare che la Libia avrebbe trovato pace e democrazia nel dopo-Gheddafi. La complessa galassia di tribù che con la forza l’ex Raìs riusciva a tenere sotto lo stesso governo si è trasformata, dalla fine del 2011, dopo la prima guerra civile, in una complessa geografia di fazioni ciascuna con la propria guerra da combattere.
LA SECONDA GUERRA CIVILE
Dopo il vuoto di potere generato dalla caduta di Gheddafi il potere ufficiale viene detenuto dal governo di Tobruk, riconosciuto a livello internazionale e appoggiato militarmente da Egitto e Emirati Arabi, da quello di Tripoli, formato dagli islamisti di Alba Libica e supportato da Turchia e Qatar. Il 17 dicembre 2015, con gli Accordi di Skhirat, i due governi rivali trovano una fragile intesa e si forma un Governo di Unità Nazionale a Tripoli, con a capo l’imprenditore Fayez Serraj.Mappa di Daniele Dapiaggi
L'ISIS
Va detto che la Libia è dannatamente ricca di petrolio: prima della guerra l’economia libica si basava principalmente sulla sua esportazione. Se aggiungiamo che il paese, vista la sua posizione, è una facile porta di accesso al Mediterraneo e all’Europa, la profonda instabilità politica ed economica non poteva che attrarre la più attiva rete di criminalità organizzata del pianeta in cerca di ricchezze: l’Isis. Dopo aver infiltrato in sordina i suoi miliziani nelle principali città libiche della costa, prende il controllo di Derna e di Sirte, giungendo ad assediare Misurata e Bengasi e imponenedosi sugli altri gruppi armati nel paese. Il principale obiettivo è mettere le mani sulla Mezzaluna petrolifera, una vasta area ricca di petrolio (dal valore stimato di 130 mld di dollari) a est di Sirte, difesa da gruppi di miliziani, le “guardie dei pozzi”, assoldati dal Governo. Inoltre c’è sul tavolo il totale controllo delle rotte dei migranti, che hanno già fruttato al Califfato più di 300 milioni di dollari. La Libia è anche uno dei bacini di reclutamento più ricchi per le milizie di al-Baghdadi: insieme ai foreign fighters europei, i guerriglieri libici formano la brigata al-Battar, una sorta di reparto speciale, protagonista della conquista di Kirkuk, in Iraq.
Un Tornado ECR [http://aereimilitari.org]